L’infografica è uno strumento che permette di rappresentare in maniera chiara un gran numero di informazioni, oppure fare sintesi di contenuti particolarmente articolati, attraverso un racconto fatto di immagini e brevissimi testi.




Alcuni esempi di infografiche statiche realizzate (redatte, progettate e disegnate) da LiveXtension: clicca per visualizzare l’immagine completa

Nel caso della video-infografica, si aggiungono due livelli preziosissimi in termini di efficacia del racconto: il sonoro (in particolare il voice over) e l’animazione.

La video-infografica naturalmente è utile per raccontare aspetti chiave dell’azienda o del brand, o per presentare in maniera dettagliata eppure semplificata prodotti o servizi, può essere utilizzata su canali e con obiettivi diversi all’interno della content strategy. In funzione di canali e obiettivi, cambia anche il linguaggio da utilizzare. Vediamo alcuni esempi.

Per Adecco abbiamo realizzato una video infografica che racconta la procedura della “presa in carico”: il video è pensato per il sito web e per YouTube, ed ha una funzione prettamente educativa: l’obiettivo è istruire l’utente su una specifica procedura. Dura circa due minuti e nel modo più chiaro possibile rappresenta tutte le informazioni chiave.
Qui presumiamo l’interesse dell’utente e dobbiamo capitalizzarlo. Il corretto mix di visual e sonoro permette di mantenere alta l’attenzione anche se i contenuti non sono quelli tipici dell’intrattenimento.

Un discorso analogo può essere fatto per questa motion graphics realizzata per Generali JOB Talent, dove si spiegano le regole della piattaforma di recruting on line (anch’essa realizzata da LX):

Vediamo un ulteriore esempio, ancora più “lento”, se vogliamo usare questo termine. Kena Mobile ci ha chiesto di spiegare agli utenti con problemi di udito come attivare i piani telefonici a loro dedicati.

Il risultato è una presentazione che, non potendo far leva sull’aspetto sonoro, si gioca interamente “sullo schermo”, come se l’audio fosse disattivato. La successione delle fasi del racconto, il modo in cui prendono vita gli elementi sullo schermo, l’animazione – in una parola – è l’unico modo a nostra disposizione per portare avanti il filo del discorso.

A proposito di video senza audio: questa è una condizione che si verifica frequentemente sui social media, in particolare su device mobili: qui possiamo sperare che l’utente mantenga attivata la funzione di autoplay, ma allo stesso tempo dobbiamo presumere che l’audio sia disabilitato di default.

Un’altra condizione fondamentale sui social è la breve durata.
Il sito web e le piattaforme video come YouTube e Vimeo, sono luoghi sui quali l’utente è predisposto a un certo tipo di fruizione. L’antico refrain, “i video devono essere brevi”, è sempre valido, ma questa brevità ha un significato ancor più stringente su social come Facebook, o Instagram.

Sempre per Kena Mobile abbiamo realizzato un intero filone di contenuti infografici “snack”, dal taglio decisamente promozionale, in cui abbiamo spinto alle estreme conseguenze due caratteristiche tipiche dei video sui social media:
– breve durata
– grande impatto visivo.


Per Zanichelli l’infografica è il linguaggio che adottiamo su un canale totalmente visivo, altamente “volatile” e dove l’attention span dell’utente è ridottissima: Instagram Stories. Qui veicoliamo contenuti piuttosto articolati con un linguaggio il più sintetico possibile.

La sfida è notevole: espandere i margini offerti dal canale rispetto a questo tipo di contenuti per uno storytelling interessante per l’utente. Non basta avere in casa dei bravi motion designer, bisogna avere chiare le caratteristiche del canale e dell’audience, mettere a frutto l’esperienza fatta su tutte le piattaforme e, come sempre, avere la voglia di sperimentare e giocare con gli strumenti a nostra disposizione.

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