L’antifrasi è una figura retorica cara alla letteratura di tutti i tempi e molto usata nel linguaggio comune. Per comunicare, con forza e ironia, un concetto, si afferma il suo opposto.

Naturalmente, l’antifrasi funziona molto bene anche per la comunicazione pubblicitaria. È il caso di questo video promosso da Umeå Energi, società svedese che offre servizi di energia e telecomunicazioni.

Un gruppo di persone viene sottoposto a un esperimento: svolgere compiti quali giocare a ping pong o fare un ballo di gruppo, ma indossando un’apparecchiatura che “ritarda” di alcuni secondi, rispetto alla realtà, la percezione di tutto ciò che compare nel proprio cono visivo. 

L’apparecchiatura in questione è l’Oculus Rift, un congegno pensato per la realtà virtuale, per il cosiddetto immersive gaming e per molteplici altre applicazioni, visto che si è guadagnato l’interesse (e l’acquisizione) da parte di Facebook.

Il divertimento nel guardare il video è garantito: tutte le persone che indossano l’Oculus Rift si esibiscono in azioni goffe e maldestre, a causa della loro “vista” ritardata. Il messaggio finale: “Perché accettare un “lag”, che non accetti nella vita reale, quando sei su internet? Chiedi oggi la fibra da 1000 Mbit al secondo“.