Un progetto editoriale ambizioso, che ripercorre la storia con 100 immagini per 100 parole

Esattamente 100 anni fa, Nicola Zingarelli iniziò a pubblicare il suo dizionario a dispense per conto degli editori milanesi Bietti e Reggiani. Iniziava allora la vicenda di un prodotto editoriale che sarebbe diventato fondamentale per documentare – nelle sue varie edizioni – il mutamento e l’evoluzione della lingua italiana.

La storia dello Zingarelli non si è incrociata con quella della casa editrice Zanichelli fino al 1941. In quell’anno, 6 anni dopo la scomparsa di Nicola Zingarelli, l’allora direttore generale della Zanichelli di Bologna, Ezio Della Monica, concluse l’acquisto del dizionario Zingarelli dalla Bietti. Da allora, il successo dello Zingarelli è stato costante, così come le innovazioni del prodotto, che si sono aggiunte alle innovazioni della lingua registrate fedelmente ad ogni nuova edizione.

In questi giorni, sulla pagina Facebook di Zanichelli sono in corso le celebrazioni di questo importante centenario. LiveXtension, che cura da 1 anno la comunicazione social della casa editrice bolognese, ha ideato uno speciale album, con il quale sta velocemente ripercorrendo 100 anni di storia attraverso le parole: ogni anno è raccontato attraverso una parola particolarmente significativa per le vicende storiche, politiche, culturali, sociali o scientifiche. E ogni parola viene celebrata con una grafica e un testo ad hoc, in modo da comporre,  lemma dopo lemma, un album fotografico molto speciale, visibile all’indirizzo https://www.facebook.com/pg/zanichelliscuola/photos/?tab=album&album_id=1520322684680370 oppure su Twitter ricercando l’hashtag #zingarelli100.

 

In questo video abbiamo sintetizzato l’intera case history:
 

LiveXtension, che ha ideato l’iniziativa, è impegnata:

  • nella selezione dei vocaboli, attraverso i quali deve essere raccontato sotto molteplici aspetti un intero secolo;
  • nella realizzazione di visual in grado di restituire attraverso la grafica il legame tra storia e lingua, e di richiamare l’immaginario e il gusto dell’epoca;
  • nella scrittura di testi in grado di raccontare, nel breve spazio di un post, eventi sui quali sono stati spesi in effetti fiumi di inchiostro.

 

La carrellata di parole e avvenimenti parte con “rivoluzione”, la parola del 1917, anno in cui la rivolta bolscevica rovesciò in Russia il potere degli zar. Si prosegue con “trincea”, parola del 1918, termine della prima guerra mondiale. Non mancano poi termini più …leggeri, come “jazz”, parola del 1920; o “pilota”, del 1921 (primo gran premio d’Italia). E riferimenti alle scienze (“indeterminazione”, 1927; “penicillina”, 1928).

Gli anni Trenta si aprono con la “disobbedienza” di Ghandi. Quali saranno le parole degli anni seguenti, dal secondo conflitto mondiale fino ai giorni nostri? Non ci resta che seguire Zanichelli su Facebook e su Twitter, per scoprirlo.

 

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