Tre giovani torinesi hanno trasformato in realtà una semplice idea, già sperimentata con mezzi artigianali su scala locale in piccoli contesti: il corteggiamento via sms in discoteca. Grazie a un display luminoso visibile a tutti, i messaggi inviati vengono letti da tutti e – naturalmente – chi scrive ha modo di “indirizzarli” a persone precise.

Le applicazioni dell’idea possono essere molteplici. Il sistema potrebbe essere sponsorizzato e offerto da marche di alcolici e superalcolici, che spesso hanno “cavalcato” i temi della seduzione e del divertimento notturno. E in futuro tra i messaggi potremmo trovare dei messaggi pubblicitari. Lo stesso sistema costruito dai tre ragazzi di Torino ha le potenzialità per diventare un circuito di spazi a pagamento per i brand.

Vediamo la news così come riportata dalla Stampa on-line.

Uno faceva il praticante in uno studio leguleio, l’altro studiava ingegneria informatica al Politecnico, il terzo, il meno «giovane» del gruppetto, manager del marketing, è quello che ha sterzato meno dalla propria vita ma ha fatto imboccare una nuova strada agli altri due. Gli abbozzi di identikit portano ad Andrea Liguori detto Crok, 29 anni, Salvatore Di Pietro, 25, e Finisiano Calia, 41, creatori di un nuovo sistema di comunicazione all’interno delle disco, luogo inversamente socializzante alla sua funzione. Mettendo insieme esperienza diretta e tecnologia hanno portato nei locali notturni torinesi il metodo SLM, che sta per Su Le Mani: con un sms ad un numero che compare su uno schermo alle spalle del dj di turno puoi creare e sviluppare occasioni di incontro con gli altri presenti.

La frase che si invia per sms viene rimbalzata e sparata sullo schermo a uso e consumo di tutti. Il classico corteggiamento o «baccaglio» in salsa di cellulare e web. «Ma gli sms hanno anche altri spunti, tipo il tifo per il calcio e l’auto elogio». Partiti a settembre, dopo un anno di messa a punto del programma informatico e il deposito del brevetto, hanno testato la loro invenzione nei locali della città perché «se sfonda a Torino dove i clienti sono molto difficili funziona ovunque. Abbiamo fatto 30 eventi a settimana, ogni sera dalle 23 alle 4 di mattina». Il passaparola, a voce senza sms, sulla loro serata gli sta portando lavoro con i locali estivi di Riccione e l’Emilia, Liguria, Roma e gran botto, un avviato pour parler con il dj Ferraris di Radio Dj e a Londra con il pr del Maddox, una delle «disco-potenze» europee. Il fenomeno ha numeri certi: ogni sera un terzo degli avventori si cimenta con SLM. Il sistema blocca parolacce e bestemmie contenute negli sms e a fine nottata nel database non resta nulla, privacy garantita.

«Quasi tutti firmano il messaggio con il proprio nome» spiega Andrea. La voglia di uscire dal mucchio dell’anonimato non ha età. Infatti «un target che gioca con SLM non esiste, cambia solo il linguaggio. I giovanissimi abbreviano le frasi, le infarciscono di “k” gli adulti scrivono in italiano corrente». Meno male. Le loro famiglie non hanno preso benissimo la loro nuova attività. «Io sono laureato in giurisprudenza, a Salvatore non mancano molti esami dalla laurea e facciamo un lavoro che ci piace. Le soddisfazioni cominciano ad arrivare, qualche soldo pure e i genitori sono più sereni». Le discoteche, punto di partenza. «A luglio SLM va al Traffic Festival, poi ci piacerebbe portarlo ad altri concerti per fare interagire in tempo reale i fans con l’artista. L’obiettivo resta la televisione, in programmi dove la gente dica la sua in diretta senza interrompere una discussione». Un risultato oltre economico l’SLM l’ha dato ai suoi inventori. «Prima conoscevo poche ragazze – sorride Andrea – adesso dieci in una serata». Le agenzie matrimoniali sono avvisate.